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#BRAGER: una conversazione globale da record

Il primo Mondiale social della storia ha decretato la definitiva esplosione di Facebook e Twitter come piattaforme Second Screen segnando un record clamoroso nella partita tra Brasile e Germania.





Rischierò di essere ripetitivo, ma sarebbe impossibile non sottolineare ancora una volta l'importanza dei veri protagonisti della Coppa del Mondo 2014: i social media. 
Facebook e Twitter in particolare hanno orientato i loro servizi verso la competizione sportiva più seguita al mondo, capace di inannellare una serie di record digital e di battere altri eventi come le Olimpiadi di Londra del 2012, gli Europei di calcio in Polonia e Ucraina, la Confederation Cup del 2013 e i giochi invernali di Sochi 2014.

Il Mondiale in Brasile si è aperto con i migliori auspici segnando un record di 12,2 milioni di tweet durante la partita inaugurale tra i padroni di casa del Brasile e la Croazia. 
E, fatalità digitale, ha segnato un ulteriore record nel match di ieri sera che ha visto ancora i verdeoro, orfani del fenomeno Neymar, impegnati con la Nazionale tedesca per l'accesso alla finale.

I numeri parlano da soli: oltre 35,6 milioni di tweet inviati da tutto il mondo (come mostra la mappa interattiva creata da CartoDB) hanno segnato un nuovo record che difficilmente sarà anche solo avvicinabile nel prossimo futuro. Inoltre il gol di Khedira su assist di Ozil è stato il momento di una competizione sportiva che ha fatto registrare il più alto numero di tweet inviati: 580.166 TPM.

Su Facebook sono stati oltre 66 milioni gli appassionati di calcio coinvolti nella conversazione con più di 200 milioni di messaggi inviati.




Ma nell'analisi non si può certo omettere l'elemento che ha favorito un tale volume di messaggi sui social, cioè l'entità della vittoria tedesca. La furia della Meinschaft si è infatti abbattuta con particolare ferocia sugli uomini di Felipao Scolari. I verdeoro hanno giocato a calcio solamente per 11 minuti salvo poi capitolare sotto i colpi dei tedeschi che si sono divertiti ad umiliare gli avversari con un sonoro 7-1, sollevando anche la questione etica del rispetto per l'avversario.

Il Brasile ha aperto la rassegna mondiale con un record sui social media e ha concluso la sua cavalcata verso la Coppa con un altro record, ma credo che a Thiago Silva e compagni poco importi di Twitter e Facebook, ora che sono impegnati a metabolizzare la sconfitta di un popolo intero che sognava a occhi aperti dimenticando per qualche settimana i problemi sociali del Brasile, ma si è risvegliato all'improvviso, ritornando bruscamente alla realtà.

Francesco Bossoni

Francesco Bossoni è uno studente di Marketing e Comunicazione presso l'Università degli Studi di Bergamo (ITA), aspirante giornalista e amante del web e dello Sport. Dalle sue principale passioni -Comunicazione e Sport- egli sviluppa un grande interesse per lo sport digitale e comunicazione sportiva. Decide allora nel 2012 di lanciare sportsays.net, il primo blog italiano dedicato alla comunicazione social in ambito sportivo.

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L'autore

Francesco Bossoni è uno studente di Marketing & Comunicazione presso l'Università degli Studi di Bergamo (ITA), aspirante giornalista e amante del web e dello Sport. Dalle sue principale passioni -Comunicazione e Sport- egli sviluppa un grande interesse per lo sport digitale e comunicazione sportiva. Decide allora nel 2012 di lanciare sportsays.net, il primo blog italiano dedicato alla comunicazione social in ambito sportivo.


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