Ennesimo episodio di razzismo nel calcio. Nel match di Liga tra Villareal e Barcelona la vittima del gesto è stato il terzino blaugrana che però non ha fatto drammi e ha risposto in una maniera inaspettata.
Minuto 76 del match tra Villareal e Barcelona. Il blaugrana Daniel Alves si appresta a calciare un corner dalla bandierina quando dagli spalti del Madrigal i tifosi amarillos si esibiscono in uno dei più gettonati sfottò razzisti nel calcio: il lancio di banane. Vittima dei supporter dei sottomarini è lo stesso Dani Alves che invece di risentirsi e uscire dal campo come fece il suo connazionale Roberto Carlos all'Anzhi Machačkala nel giugno del 2011, ha agito diversamente, spiazzando i tifosi del Villareal.
Il giocatore infatti, prima di rimettere in gioco il pallone, ha racolto una banana, l'ha sbucciata e ne ha staccato un pezzo con un morso lanciando poi quello che ne restava vicino ai cartelloni pubblicitari. Una mossa che ha zittito l'intero Madrigal e che rappresenta un duro colpo per quei tifosi che confondono gli sfottò calcistici con il crudo razzismo.
Il giocatore è poi tornato su quanto accaduto pubblicando il video della sua prestazione anti-razzista su Instagram e commentando con ironia:
"Mio padre mi ha sempre detto: figlio mangia la banana che impedisce crampi lol, come avete fatto ad indovinare? hahaha"
Anche Neymar, compagno di squadra e grande amico di Alves ha voluto far sentire la propria voce postando una foto con il figlio e due immancabili banane.
Il gesto di Dani Alves è diventato virale e, anche attraverso l'uso dei social, ha riscritto il ruolo della banana, ora non più simbolo razzista ma alimento essenziale per i muscoli degli atleti e ha costretto i tifosi razzisti a cercare un altro frutto.
Minuto 76 del match tra Villareal e Barcelona. Il blaugrana Daniel Alves si appresta a calciare un corner dalla bandierina quando dagli spalti del Madrigal i tifosi amarillos si esibiscono in uno dei più gettonati sfottò razzisti nel calcio: il lancio di banane. Vittima dei supporter dei sottomarini è lo stesso Dani Alves che invece di risentirsi e uscire dal campo come fece il suo connazionale Roberto Carlos all'Anzhi Machačkala nel giugno del 2011, ha agito diversamente, spiazzando i tifosi del Villareal.
Il giocatore infatti, prima di rimettere in gioco il pallone, ha racolto una banana, l'ha sbucciata e ne ha staccato un pezzo con un morso lanciando poi quello che ne restava vicino ai cartelloni pubblicitari. Una mossa che ha zittito l'intero Madrigal e che rappresenta un duro colpo per quei tifosi che confondono gli sfottò calcistici con il crudo razzismo.
Il giocatore è poi tornato su quanto accaduto pubblicando il video della sua prestazione anti-razzista su Instagram e commentando con ironia:
"Mio padre mi ha sempre detto: figlio mangia la banana che impedisce crampi lol, come avete fatto ad indovinare? hahaha"
Anche Neymar, compagno di squadra e grande amico di Alves ha voluto far sentire la propria voce postando una foto con il figlio e due immancabili banane.
Il gesto di Dani Alves è diventato virale e, anche attraverso l'uso dei social, ha riscritto il ruolo della banana, ora non più simbolo razzista ma alimento essenziale per i muscoli degli atleti e ha costretto i tifosi razzisti a cercare un altro frutto.