I social media stanno assumendo un peso sempre maggiore nella vita degli amanti dello sport in tutto il mondo. E a testimoniarlo c'è anche la recente indagine sul ruolo dei social media nel rapporto tra tifosi e brand sportivi realizzata dalla società di consulenza Catalyst.
Lo studio, realizzato su un campione di 2.100 supporters di età compresa tra i 16 e i 64 anni, appassionati di MLB, NFL, NBA e football, basket e calcio a livello di college.
Analizzando i dati di Facebook, Twitter, Google+, Instagram e YouTube l'indagine Catalyst ha rilevato che Facebook è il canale più utilizzato per l'interazione sportiva con un numero di users doppio rispetto a Twitter, 73% contro 37%, anche se quest'ultimo è visitato circa 1,5 volte più spesso di Facebook nei giorni in cui si gioca la partita.
Google+ e YouTube si confermano in crescita costante (+94% e +35%) e gli stessi tifosi intervistati hanno confermato un frequente utilizzo per entrambi. Un particolare riguarda l'accesso a YouTube che si concentra soprattutto nel post-match, quando solitamente gli highlights della partita e i contenuti esclusivi (behind-the-scene) vengono caricati sull'account del club.
L'indagine di Catalyst si è poi soffermata sui contenuti prodotti dagli utenti, verificando così che l'eccitazione pre-partita (72%), il video storico (68%), bloopers (66%), i Q&A con allenatori e giocatori (66%) e dibattiti e battute (63%) sono tra gli usi più popolari di interazione sociale riguardante lo sport. Inoltre su 10 appassionati di sport che amano e seguono un brand online ben 7 si dicono disponibili alla condivisione dei contenuti pubblicati dal brand e all'acquisto di beni.
"La Content Strategy è una componente importante per qualsiasi marca." ha dichiarato Bret Werner, Senior Vice President di Catalyst, "Questo studio rafforza il ruolo degli appassionati di sport che spesso consumano e si confrontano con contenuto socialmediale e ciò li porta ben oltre il risultato del match. I fan accaniti hanno più probabilità di interagire e di identificarsi con brand che si comportano come i fan stessi".